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317 anni fa Prospero Intorcetta

Intorcetta nel quadro realizzato dai confratelli durante la sua visita a Palermo nel 1671
 
P. Prospero Intorcetta, Luigi Pizzillo, 1885, Pinacoteca Comunale¹
Il 3 ottobre 1696 muore ad Hangchow (o Hangzhou, nella provincia di Zhejiang, Cina Orientale), a 71 anni, il padre gesuita Prospero Intorcetta. Nato a Platia² il 28 agosto 1625, dal 1657 fu missionario in Cina col nome cinese Yn-to-Ce (Intorcetta) Kio-ssè (il Piazzese) e col nome pubblico Juesi («il Saggio»)³. Questo nostro concittadino di oltre tre secoli fa è stato il primo traduttore in latino delle opere di Confucio, pubblicate a Parigi nel 1689 col titolo di Sinarum Scientia Politico-Moralis. L'opera, di cui esistono solo altri otto esemplari in tutto il mondo, consta di 32 pagine ed era custodita nel Collegio massimo dei Gesuiti di Palermo. Attualmente il libro si trova presso la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana "Alberto Bombace" di Palermo.
«L'importanza della figura dell'Intorcetta risiede non tanto nella vita pastorale, peraltro intensa, quanto piuttosto nell'opera filologica4, che contribuisce a qualificarlo come uno dei grandi sinologi5 della prima Età moderna. Tale opera è caratterizzata soprattutto da alcuni importanti progetti di traduzione dei testi canonici appartenenti al corpus della tradizione confuciana»².
Nel 2007 è stata costituita a Piazza Armerina la Fondazione Prospero Intorcetta Cultura Aperta «col primario intento di valorizzare la figura storica di Prospero Intorcetta [..]. La Fondazione si propone altresì di promuovere e valorizzare la realtà territoriale della quale Intorcetta è originario, attraverso la progettazione e la realizzazione di eventi, manifestazioni, mostre e quanto possa essere utile all'affermazione dei principi di una cultura aperta e di dialogo tra popoli, nazioni e civiltà diverse»6.
 
¹ È la copia del quadro nella foto in alto, eseguita dal pittore Luigi Pizzillo nel 1885 per la sala del Consiglio Comunale di Piazza Armerina (C. Prestifilippo, Kalòs, maggio 2007). Oggi si trova nella Pinacoteca Comunale di via Monte e riproduce il gesuita piazzese nel quadro del 1671.
² Come veniva chiamata allora la città di Piazza.
³ Elisabetta Corsi, Treccani.it.
4 L'occuparsi dei documenti linguistico-letterari delle varie epoche per una interpretazione più corretta possibile.
5 Studiosi ed esperti della civiltà cinese.
6 www.fondazioneintorcetta.info/fondazione.html (consultazione del 26.05.2019).
cronarmerina.it

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