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L'antenato del Palio In evidenza

Il Palio dei Bèrberi a Piazza Armerina, periodo imprecisato

In questi ultimi mesi, durante alcune ricerche, mi sono imbattuto in quello che, secondo me, è l'antenato della Cavalcata degli anni 40/50 e del Palio dei Normanni moderno che si svolge ogni agosto lungo le strade, in piazza Teatro, in piazza Duomo/Cattedrale e al campo sportivo Sant'Ippolito nella nostra Città. Uno dei più importanti storici della nostra Città, l'avvocato Alceste Roccella (1827-1908), in uno dei 7 volumi della sua Storia di Piazza, e precisamente nel Volume Terzo Chiese e conventi ed istituti di Filantropia in Piazza Per Alceste Roccella, ci ricorda che ai suoi tempi, nella seconda metà dell'Ottocento, in estate veniva svolta una corsa di cavalli bèrberi. Questi cavalli erano originari della Barbéria, nome dato anticamente al Nord Africa perché abitato dal popolo dei Bàrberi, ed erano noti sin dall'antichità per la loro robustezza e velocità. Il Roccella non precisa né il giorno in cui si svolgeva la corsa, che assunse il nome di Palio dei Bèrberi o Bàrberi, né l'arrivo (forse a Costantino o allo Scarante), ma ci dice che la partenza avveniva dalla Commenda di San Giacomo d'Altopascio, davanti l'odierno ingresso principale del Cimitero Comunale della Bellia. Per questo devo ritenere che il Palio si svolgesse il 25 luglio, festa di San Giacomo il Maggiore apostolo. Le caratteristiche principali di queste corse erano tre. La corsa era prettamente rettilinea, pertanto si raggiungevano alte velocità; veniva attraversato pericolosamente il centro abitato da nord a sud senza barriere di contenimento ai lati del percorso; inizialmente i cavalli correvano "scossi", ovvero senza fantini, in seguito si decise di montarli, ma senza l'ausilio di selle, "a pelo" (come nella foto). Questo genere di corse rappresentavano la parte principale delle feste popolari in tantissime località italiane, la più famosa è quella che si svolge due volte l'anno a Siena, ma una si volge anche nella vicina Calascibetta e l'anno scorso si è svolta il 3 settembre per la festa a Maria Santissima di Buonriposo. Un'altra vicino a noi era quella di Caltagirone, che partiva dallo spiazzo antistante il convento di San Francesco di Paola e aveva la simpatica caratteristica che prima della stessa venivano distribuiti confetti a gentildonne e gentiluomini cittadini e forestieri.

cronarmerina.it   

Commenti  

0 #5 Giovanni 2021-09-02 09:32
La cosiddetta "cavalcata", citata in "Conversazione in Sicilia" di Elio Vittorini, il cui nonno era piazzese. E attraverso le parole della madre, Vittorini descrive "a Piazza Armerina, c'erano i cavalieri più tosti di Sicilia".
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0 #4 antonio barbera 2019-08-12 20:56
Veramente interessante , una tradizione di corsa equestre che si è mantenuta fino agli anni '40 , strano che non sia rimasta memoria nei nostri vecchi.
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0 #3 Sebi Arena 2019-08-11 11:06
Questa tua ricerca è preziosa perché restituisce autenticità storica ad un evento che sicuramente ha avuto una continuità e una verità. Il resto e cioè il palio attuale è solo un gioco. Peccato che buona parte dei piazzesi si sia arroccato su leggende inventate spacciandole per storia.
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0 #2 mega 888 2019-01-07 12:28
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-1 #1 fedora 2018-09-04 16:37
Interessante informazione!
Secondo me,le barriere di contenimento ai lati del percorso dovrebbero esserci sempre (i cavalli sono imprevedibili), ma ovunque viene sottovalutata ogni forma di pericolo finché non succede il danno.
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