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Che Conte Ruggero!

Palio dei Normanni, anni '50

Siamo negli anni '50 e il Conte Ruggero è la guardia municipale Calogero Mingoia classe 1911, mentre il palafreniere è il Sig. Scarcella. E' inutile farvi notare il portamento del cavaliere raramente riscontrato nei Conti Ruggero successivi. Altri tempi, altri Conti! 

A proposito di altri tempi, ieri sera mi sono goduto il passaggio della sfilata del Palio 2013 e non ho potuto fare a meno di rilevare, a parte la quantità di eccessiva di taburri, quanto segue: 1) adesso i rullanti si sono messi a fare coreografie sempre più fantasiose con spostamenti che nei secoli XI e XII se li sognavano; 2) i trombettieri non si limitano a squilli ma ci suonano un'intera melodia; 3) le bacchette da tamburo vengono infuocati nelle punte, che attirano, alla fine della prestazione musicale, anche lanci di coriandoli, senza contare delle bacchette con le punte fosforescenti dell'ultimo plotone; 4) il catarifrangente lampeggiante nello stivale di un rullante; 5) il Conte Ruggero che manda saluti a destra e a manca come un divo o un tronista e, per finire, la ciliegina sulla torta, per la prima volta il Sindaco in mezzo al corteo che saluta i suoi concittadini allegramente sicuro di fare un'ottima figura. Ora se consideriamo che prima faceva scandalo, per essere deriso tutto l'anno, il solo partecipare con degli occhiali da vista o essere pescato con l'orologio al polso, cosa dovrebbero provocare i suddetti punti? Altri tempi, altri piazzesi (notare la "p" minuscola)!

Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it 

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