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1781 Turisti di due secoli fa

Dieudonné de Dolomieu, 1750-1801

Vi riporto l’intera impressione che nel 1781 il geologo francese Dieudonné (o Dèodat) de Dolomieu (1750-1801) in visita in Sicilia, ebbe della nostra Città: <<A Piazza… su una piccola piazza all’interno della città c’era una cavità da cui usciva un vapore bituminoso e sulfureo… allaricostruzione di Piazza e vi si ricostruì sopra un basamento in muratura che porta una croce… Accanto al convento di S. Maria di Gesù c’è una cavità perpendicolare dalla quale uscivano, fino a poco tempo fa, vapori solforosi. Ci sono molti altri luoghi del territorio dove i vapori si sono aperti una uscita, e molte sorgive d’acqua, anche fredde, hanno un movimento violento d’ebollizione… C’è a Piazza, sopra la città un olivo notevole… così è stato constatato che quell’albero ha più di cinquecento anni… Vi ho trovato la massima abbondanza di frutti d’ogni specie>>. Probabilmente si tratta della piazza antistante la chiesa di S. Lorenzo detta anche dei Teatini. Infatti, nel grande dipinto restaurato, raffigurante il teatino S. Andrea Avellino e Maria SS. Delle Vittorie, nella mappa della città di allora si distingue una croce in pietra in mezzo allo spiazzo antistante la chiesa, attorniata da una processione ecclesiastica.  
Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it

Commenti  

0 #1 ANTONIO BARBERA 2019-10-09 12:49
A questo geologo Dieudonné de Dolomieu ed alla sua competenza in mineralogia si deve la scoperta della dolomia da cui il nome di Dolomiti . Venne in Sicilia per approfondire e confermare le sue teorie su vulcani e fenomeni tellurici , studiò l'Etna e gli affetti del terremoto calabro-siculo del 1783 . Del territorio di Piazza lo colpirono i vapori sulfurei che si sprigionavano dal terreno.
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