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Porte della Città/dell'Ospedale

La Porta dell'Ospedale in via Roma, venendo dalla Taccùra Via Roma, dov'era la Porta dell'Ospedale, La quarta porta di cui conosciamo l'esistenza è quella chiamata Porta dell'Ospedale altrimenti chiamata Porta Taccura (o Tacura, Tachura, Altacura), per la zona di provenienza dell'unica via in quel versante. A noi Piazzesi questo nome (dell'Ospedale) può sembrare completamente fuori "luogo", in quanto la nostra memoria (molto recente rispetto ai secoli) ci ricorda soltanto un sito che può meritare questo appellativo, quello dell'Opedale "Chiello", al Monte. Invece, in 9 secoli di storia, il nostro ospedale…

Porte della Città/di S.Giovanni Battista

Porta S. Giovanni Battista Genn. 2013 Porta S. Giovanni Battista anni '20 La terza porta di Piazza, a meno di 200 metri da quella "della Scattiola", è quella che prende il nome dalla chiesa, poi diventata Commenda, di S. Giovanni Battista. Infatti, prima della Commenda, intorno all'anno 1100, esisteva già la piccola chiesa di S. Giovanni Battista, costruita su una precedente dedicata a S. Maria del Soccorso nel quartiere, chiamato appunto, del Soccorso. Mezzo secolo dopo, i Cavalieri Ospedalieri di Gerusalemme, iniziano la costruzione della Commenda-Ospizio dove poter accogliere temporaneamente…

Famiglia Bonaccolti

D'argento alla fascia di rosso sormontata da una testa di cinghiale di nero cimata da una crocetta d'argento Nel 1520 questa famiglia si trasferisce a Plaza con Pietro di Bonacolta, regio commissario e sindacatore del Regno, e già si trova iscritta alla Mastra Nobile della Città con Girolamo de Bonaccolti barone di Geracello. Nel 1555 Paolo e Mariano Bonacolta firmano i Capitoli di la pachi presso la Chiesa Madre, perché fanno parte del partito degli Aguglia e dei Trigona. Nel 1556 Antonio de Bonacoltis è barone del feudo di Racali;…

Porte della Città/della Scattiola

Via Mazzini, a sx Chiesa S. Giuseppe a dx Largo Salvatore Dopo quella della Castellina, proseguendo nella storia delle porte della Città di una volta, salendo verso Piano Teatini o Patrisanto (oggi piazza Martiri d'Ungheria), in senso orario rispetto al centro storico, incontriamo la Porta della Scattiola. Questa si trovava all'altezza della chiesa di S. Giuseppe, lungo la via Mazzini che prima veniva chiamata, perché molto trafficata, la Carrera, proprio dove nella foto si vede la scritta Largo Salvatore. Il nome deriva dal fatto che quella zona, sino agli anni…

Porte della Città/della Castellina

La porta della Castellina (Pr'tusg' a Cast'ddina) Dopo qualche decennio dall'inizio della ricostruzione, Placia aumenta di popolazione e di estensione. Questa espansione fa nascere la necessità di avere qualche difesa per eventuali aggressioni nemiche. Così inizia la costruzione delle mura della Città che prevedono anche delle porte nei punti strategici, tenendo conto anche delle esigenze della popolazione. Così lungo i decenni e i secoli, a secondo della dimensione e dell'orientamento dei flussi abitativi, nascono diverse porte delle quali se ne conoscono almeno 7. La prima è quella "della Castellina" (in…

Famiglia Boccadifuoco

D'azzurro al serpente alato (o drago) d'oro che butta fuoco dalla bocca La famiglia Boccadifuoco (o Boccadifoco o Buttafuoco), proveniente da Piacenza nel 1340 ca., si trasferisce in Sicilia con Giacomo Boccadifuoco, intimo di re Pietro IV d'Aragona e II di Sicilia. Nel 1350 ca. Piero è familiare e ostiario (custode della chiesa) di re Ludovico I d'Aragona e I di Sicilia. Nel 1375 re Federico II d'Aragona assegna, per i pericoli da loro corsi durante una rivolta, un vitalizio di 36 onze a testa ai fratelli Giacobino e Guglielmo…

Famiglia Barresi

Vaiato d'argento e di rosso, a tre pali d'oro attraversanti¹ Campo d'oro con dodici merletti rossi posti 4,4 e 4² Il cognome di questa famiglia piazzese Barresi o Barrese, ha origine dai Duchi di Barri, ducea di Francia, assumendo diverse trasformazioni: de Garreis, de Garresio, de Garrexio, de Barres, Garresi, Garessio e Garisio. E' Abbo I Barresi, cavaliere avido di gloria che passa dalla Francia in Italia con i Principi Normanni offrendo i suoi servigi al Conte Ruggero e proveniente in Sicilia dal Monferrato con Enrico Aleramico intorno al 1090.…

Famiglia Barbarino (de)

D'azzurro con tre api d'oro Della famiglia piazzese de Barbarino (o Barberino o Barberini) il primo nome che si registra, è quello del giudice Guglielmo de Barbarino nel 1397. Nei secoli successivi si registrano: Giurati di Piazza (1411 Enrico, 1482 Bartolomeo, 1530 Antonio, 1553 Pietro, 1566 Antonio); Giudici (1407 Biagio); Notai (1407 Prandino e Giovanni, 1542 Giovanni Tommaso); Castellani di Piazza (1483 Bernardo); Nobili iscritti alla Mastra Nobile della Città (1520 Bartolomeo, 1542 Bernardino che si sposa con Laura de Moac-Villardita, 1553 Pietro barone dei Salti dei Mulini di Piazza,…

Famiglia Assaro (de)

D'azzurro recante l'effige della Madonna con Bambino Nel 1500, con l’avvento della monarchia Castigliana, la famiglia de Assaro (anche Assoro), come tante famiglie abitanti a Plaza, pagando una tassa per l’iscrizione alla Mastra Nobile delle città regie, diventa nobile. Nel 1553 il futuro suocero del barone Marco Trigona, il medico e matematico Giovanni Francesco de Assaro, fonda il “Ritiro delle Donne Pentite o Ripentite”, qualche anno più tardi, dietro l’interessamento del viceré de Vega, sarà tra i firmatari, nella Chiesa Madre, della pace con il partito avverso dei Trigona e…

Famiglia Amore (de)

D'oro al cuore di rosso passato da una saetta d'argento e sopra il moto che dice: amore. Già nel gennaio del 1283, all'epoca della Guerra del Vespro, un Leonardo de Amure è tra i 101 nominativi di Piazzesi mobilitati da re Pietro III d'Aragona e I di Sicilia contro i Francesi-Angioini. Nel 1421 si ha Antonio senior de Amore barone dell'Ersa (Lorsa in Mugnòs,1647), nel 1448 troviamo Bartolomeo de Amore Capitano Aggiunto della Corte Capitanale di Plaza, il figlio di questi, Antonio, e Antonino figlio di Giovanni Andrea. Nel XVI…
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