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Cronarmerina - Dicembre 2014

Pubblicazioni del Villari/3

(dalla 2^ parte) Le pubblicazioni/3

Eccovi le ultime 20 pubblicazioni delle 60 dello storico piazzese Gen.le Litterio Villari (1921-2004):

41 - I Templari in Sicilia, 1994;
42 - Brevi note sulla fondazione del Magistero Templare in Sicilia, 1994;
43 - L'Ibla Sicana ed il sito della villa romana di Piazza Armerina, 1995 (in alto nella foto);
44 - Storia di Piazza Armerina, (volumetto dedicato ai giovani) 1995;
45 - Su un Diploma dell'anno 1101 dell'Archivio Capitolare di Patti, 1995;
46 - Francesco Saverio Saetta, missionario e martire in Messico, 1995;
47 - Il Protopriorato di Sicilia dell'Ordine del S. Sepolcro di Gerusalemme, 1996;
48 - Giuliano, La Marca, Roccella, Medaglie d'Oro piazzesi (dattiloscritto), 1996;
49 - Il Vessillo del Conte Ruggero il Normanno e i Santi della Chiesa Piazzese, 1998;
50 - L'apparizione della beata Vergine Maria a Piazza Armerina, 1999;
51 - Gaetano Maria Starrabba (fondatore di Pachino), 1998;
52 - Antonio il Verso, 1999;
53 - Hybla deinceps Platia, 2000 (in basso nella foto);
54 - Ibla Stiela, il suo nome, il suo sito e la sua millenaria storia, 2001;
55 - P. Armerina: l'app. della Beata Vergine del Vessillo e la grancia del S. Sepolcro, 2002;
56 - Stemmi gentilizi a Pontelandolfo, 2002;
57 - La "querelle" con Enna: P. Armerina chiede la coprovincia, 2003;
58 - Un'antica famiglia sannitica: la Piacquadio, 2003;
59 - Nostra Signora di Platia Vessillo del Conte Ruggero, 2003;
60 - Storia della Città di Piazza Armerina IV edizione (postuma), 2013;

(elenco tratto dal volume Pia Piacquadio Villari, Litterio Villari, IBN Ed., Avellino, 2006)

(continua)

Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it

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Pubblicazioni del Villari/2

L'altra opera caposaldo per la storia della nostra Città
(dalla 1^ parte) Le pubblicazioni/2
Eccovi le altre 20 delle 60 complessive opere pubblicate dallo storico Gen.le Litterio Villari:
21 - Il Carmelo nella città di Piazza Armerina, 1982;
22 - Storia della città Piazza Armerina, parte I-II, 1981 (II edizione);
23 - Evoluzione della Costituzione Siciliana, 1982;
24 - La fondazione dei primi tre conventi Domenicani in Sicilia, 1982;
25 - Uomini illustri del Sannio: Giovanni Battista Piacquadio, 1983;
26 - I Francescani nella città di Piazza Armerina in Sicilia ed il beato Simone d'Aymone, 1984;
27 - Gli Agostiniani nella città di Piazza Armerina, 1984;
28 - I Padri Teatini nella città di Piazza Armerina, 1984;
29 - Ibla Geleate, la villa romana di Piazza Armerina, 1985;
30 - Piazza Armerina nel '500 e nel '600, 1985;
31 - Sui siti delle Ible di Sicilia, 1987;
32 - Storia della città di Piazza Armerina, III edizione, 1987;
33 - Storia Ecclesiatica della città di Piazza Armerina, 1988 (nella foto);
34 - Le Ible di Sicilia, 1989;
35 - Cronaca della mancata costituzione della Provincia Lombarda o del Golfo, 1990;
36 - I Villari in Italia, 1991;
37 - Le scuole dei Gesuiti in Sicilia alla vigilia dell'espulsione, 1991;
38 - S. Gerlando d'Alemanna nella Sicilia del Duecento, 1991;
39 - Piazza Armerina nel '700, 1992;
40 - Le fondazioni Templari nei domini Aleramici dei Monti Erei, 1992-1994;
Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it
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Pubblicazioni del Villari/1

L'opera caposaldo arrivata nel 2013 alla IV edizione
Le pubblicazioni/1
Eccovi la prima parte dell'elenco con le 20 delle 60 pubblicazioni complessive dello Storico Gen.le Litterio Villari, nella speranza e convinzione che a qualche curioso quanto me gli venga l'idea di consultarli per meglio approfondire le notizie sulla nostra Città, anche perché la maggior parte delle opere sono presenti nella nostra Biblioteca Comunale, quindi di facile reperibilità:
  1 - Dell'origine del predicato di "Trigona" dato a S. Bartolomeo di Simeri, 1954-55;
  2 - L'ammiraglio Cristodulo e la Corte Normanna di Sicilia, 1957;
  3 - Dell'origine francese della famiglia Villari dell'Italia meridionale, 1957;
  4 - Note sui Comuni lombardi di Sicilia, 1957-59:
  5 - La chiesa di S. Giovanni di Malta a Piazza Armerina, 1963;
  6 - L'antichissima città di Ibla Erea, nei ritrovamenti della villa romana di P. Armerina, 1960;
  7 - Da Ibla Erea a Piazza Armerina, 1964;
  8 - Per la storia e la topografia di Ibla Geleate od Erea, 1964-65;
  9 - Giovalli de Villers, gran maestro dell'Ordine Gerosolimitano etc., 1966-68;
10 - I Gesuiti in Sicilia e la fondazione del collegio di Piazza Armerina, 1969-71;
11 - Antonino Cascino, leggendario eroe siciliano della 1a guerra mondiale, 1970;
12 - Storia della città di Piazza Armerina, parte I, 1973 (I edizione);
13 - Presentiamo la città di Piazza Armerina e le sue rivendicazioni, 1978; 
14 - Dell'origine militare delle comarche di Sicilia, 1978;
15 - Cascino, Ciancio, Conti, eroici condottieri siciliani, 1979;
16 - L'Università degli Studi della città di Piazza Armerina, 1980;
17 - La Comarca e l'Università degli Studi della città di Piazza Armerina, 1980;
18 - L'azienda gesuitica di Sicilia: vicende patrimoniali del collegio di Piazza Armerina, 1980;
19 - Dell'origine del toponimo "Piazza Armerina", 1980;
20 - Antonio il Verso ed il movimento musicale siciliano del sec. XVII, 1981.
Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it
 
 
 
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Gen.le Litterio Villari

Il gen.le Litterio Villari (1921-2004)
Nel giorno della sua nascita, mi è sembrato doveroso proporre una breve biografia di colui che considero tra i due più importanti storici contemporanei, a cui ho fatto riferimento per la mia formazione storica locale e non solo.
La Biografia   
Litterio Villari nacque a Piazza Armerina il 9 aprile 1921. Allievo della Regia Accademia di Fanteria e di Cavalleria di  Modena nel 1940, sottotenente carrista nel 1942, colonnello dello S.Te.M. nel 1971, maggior generale nel giugno 1976, lasciò il servizio attivo nel novembre di quest'ultimo anno per invalidità contratte in guerra. Nella riserva fu promosso tenente generale e generale ispettore T.O. Laureatosi a Bologna nel 1947, dal 1958 è stato socio corrispondente della Società Messinese di Storia Patria. Ha dedicato alla sua città numerosi articoli e volumetti che rappresentano un notevole contributo tanto per vastità (e talora novità) del materiale utilizzato, quanto per l'originalità delle conclusioni raggiunte. Fra le sue pubblicazioni, circa una sessantina, spiccano per importanza ed estensione il volume "Storia della città di Piazza Armerina" (nel 2013 in IV edizione postuma), e la "Storia Ecclesiastica della città di Piazza Armerina" (Messina, 1988, a cura della Società Messinese di Storia Patria). Fondatore del comitato per la rinascita della sua città, promotore della costituzione della "Associazione Famiglia Piazzese" in Roma, capo della Segreteria particolare del Sottosegretario del Ministro dell'Interno dall'aprile all'agosto 1979, membro del Comitato delle Pensioni di guerra (Ministero del Tesoro) dal 1988 al 1996, socio fondatore della Società di Storia Patria per la Sicilia centro-meridionale ha dedicato al progresso e al rilancio di Piazza Armerina ogni sua migliore attività fino agli ultimi mesi prima della morte avvenuta in Roma il 9 maggio del 2004. (tratto dalla IV di copertina del volume Storia della Città di Piazza Armerina ed. 2013) (continua)
cronarmerina.it
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Fontana Villa Ciancio/n. 29

Questa fontana si trova in una delle ville principali della Città. Adesso la villa si chiama Villa Ciancio, perchè intitolata al generale del XIII Corpo d'Armata della I Guerra Mondiale, il piazzese Giuseppe Ciancio (1858-1932), ma negli anni '20 era chiamata Villetta Francesco Crispi. Prima dell'intitolazione al generale era chiamata Giardino delle Rose, oltre che, comunemente, Villa Roma perché si estende lungo la via Roma, l'antica ferreria o f'rraria. Gaetano Masuzzo/cronarmerina

 

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Oggi l'ordinazione a Vescovo

Il nuovo Vescovo, Mons. Rosario Giasana
Oggi, sabato 4 aprile 2014 alle 16:30, in Cattedrale ci sarà la cerimonia di insediamento del nuovo Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina Mons. Rosario Gisana. Ci saranno dirette streaming sia su startnews.it e sia su quartieremonte.com.
 
cronarmerina.it
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Aria di gemellaggio/4

La villa-castello della famiglia Crespi
L'ingresso e gli uffici dal 1924 del cotonificio Crespi
Il parco-divertimenti Minitalia-Leolandia
Eccovi tre immagini simbolo, oltre alle tre chiese di cui abbiamo già parlato, del comune di Capriate San Gervasio in provincia di Bergamo. In alto la Villa dei signori Crespi, simile a un imponente castello medievale. Al centro l'ingresso del cotonificio di Crespi d'Adda, oggi l'immagine più conosciuta dai visitatori, quasi una cattedrale al lavoro e all'industria. In basso la foto panoramica del parco di divertimenti conosciuto dal 1975 come Minitalia, dal 2007 come Minitalia-Leolandia e dal 2014 solamente Leolandia. Il parco tra i tanti divertimenti e le 38 attrazioni (acquario, rettilario, fattoria, museo delle macchine di Leonardo) comprende le fedelissime ricostruzioni dei monumenti più belli delle città italiane, ben 160, in scala 1:50. (fonte wikipedia)
cronarmerina.it
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Aria di gemellaggio/3

Crespi d'Adda (fraz. a sud di Capriate S. Gervasio - BG)
A partire dal 1875 Cristoforo Benigno Crespi realizzò nella zona a sud di Capriate, accanto al suo opificio tessile, un "villaggio ideale del lavoro" per ospitare i propri dipendenti con le loro famiglie, similmente a quanto già accadeva nell'Inghilterra della rivoluzione industriale. Il Villaggio Crespi d'Adda è una vera e propria cittadina costruita dal nulla dal padrone della fabbrica, il quale mise a disposizione dei propri lavoratori una casa con orto e giardino e tutti i servizi necessari. In questo piccolo mondo perfetto il padrone "regnava" dal suo castello e provvedeva come un padre a tutti i bisogni dei dipendenti dentro e fuori la fabbrica "dalla culla alla tomba", anticipando le tutele dello Stato. Nel Villaggio potevano abitare solo coloro che lavoravano nell'opificio e la vita di tutti ruotava attorno ai ritmi e alle esigenze della fabbrica stessa. Nel dicembre del 1995 l'UNESCO ha accolto Crespi d'Adda nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto in quanto Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa. Il Villaggio Crespi d'Adda è stato il primo paese in Italia a essere dotato di illuminazione pubblica col sistema Edison; nella sua scuola tutto era fornito dalla fabbrica; all'inizio del Novecento tra i tanti servizi gratuiti c'era anche la piscina coperta; i Crespi fecero installare una linea telefonica privata che collegava il loro castello con la residenza di Milano e, inoltre, fecero costruire la chiesa del SS. Nome di Maria (la foto è nel post di ieri) ma in dimensioni ridotte, esattamente come la chiesa/santuario di S. Maria di Piazza* di Busto Arsizio, loro città natale. (tratto da www.villaggiocrespi.it)

*La chiesetta medievale di ca. 5 metri di lato, tra i secoli XIII e XIV venne ampliata e nel 1399 risulta chiamarsi Santa Maria de Platea. Anche se ritengo che non ci sia nessuna attinenza, desidero ricordare che la nostra Città fu chiamata Platea nei primi anni del 1600.

cronarmerina.it

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Aria di gemellaggio/2

Chiesa dei SS. Martiri Gervasio e Protasio a S. Gervasio d'Adda (località a nord)
Chiesa di Sant'Alessandro a Capriate (località al centro)
Chiesa del SS. Nome di Maria a Crespi d'Adda (località a sud)
Nel Comune di Capriate San Gervasio ci sono tre centri storici corrispondenti ad altrettante parrocchie. A nord c'è la località San Gervasio d'Adda, presso cui ha sede la Parrocchia dei SS. Martiri Gervasio e Protasio. Al centro c'è la località Capriate, presso cui ha sede la Parrocchia di Sant'Alessandro e a sud c'è il Villaggio Operaio di Crespi d'Adda, in cui ha sede la Parrocchia del SS. Nome di Maria (nella foto). Quest'ultimo è un paese costruito nella seconda parte dell'Ottocento per ospitare le case degli operai e impiegati del cotonificio della famiglia di industriali Crespi. Questo villaggio dal dicembre del 1995 è protetto dall'UNESCO e ve ne parlerò più dettagliatamente domani.
cronarmerina.it
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Aria di gemellaggio/1

Capriate San Gervasio (BG)
 
In questi giorni sono arrivate voci di un probabile gemellaggio della nostra Città con una del Nord, precisamente della Lombardia e della provincia di Bergamo: Capriate San Gervasio. La cittadina di 8 mila abitanti si trova a ca. 20 Km. a sud-ovest del capoluogo ed è bagnata dal fiume Adda. Il longilineo territorio comunale è situato lungo la sponda sx del fiume ed è formato da tre "gradini", su ognuno dei quali si adagia uno dei tre storici insediamenti urbani: San Gervasio d'Adda a nord, Capriate d'Adda al centro e Crespi d'Adda a sud. Dopo i Celti, i Romani e Vescovi, investiti direttamente dall'Imperatore, il borgo vide notevoli scontri tra le opposte fazioni di guelfi e ghibellini che resero obbligatoria la costruzione di edifici atti alla difesa del territorio, tra i quali un castello. Il borgo fu segnato anche dagli scontri tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Inizialmente ebbe la meglio il primo, ma successivamente fu la seconda a controllare la zona dal XV secolo, garantendo stabilità per alcuni secoli. Dopo i Francesi, all'inizio dell'Ottocento subentrarono gli Austriaci sino all'unità d'Italia, dopo la quale il paese ha vissuto un'intensa fase di industrializzazione culminata con la costruzione del borgo chiamato Crespi d'Adda. Nel 1928 i primi due insediamenti, San Gervasio d'Adda e Capriate d'Adda, furono accorpati nel nuovo Comune di Capriate San Gervasio. (fonte wikipedia)
Nei prossimi giorni altri 3 post di approfondimento su Capriate San Gervasio  
 
cronarmerina.it
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