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Vizi e virtù dei Piazzesi

Piazza Armerina, Folla in Piazza Garibaldi, 1940 VIZI E VIRTU' DEI PIAZZESINel 1654 il concittadino Antonino Chiarandà (1611-1666), giudice, studioso ed esperto di diritto, sacerdote e commissario ordinario del Sant’Uffizio, nonché giurato e sindaco di Platia, fa pubblicare a sue spese la Storia di Piazza, scritta dal fratello minore Giovanpaolo (1613-1701), padre professo e rettore preposito del nostro Collegio dei Gesuiti nel 1648 e nel 1661. Tra le tante fonti utilizzate dal Chiarandà, ci sono quelle di altri due piazzesi, il medico e scienziato Francesco Negro¹ e il francescano Marco…

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Panorama di Piazza Armerina da Est, anni '50 Il prof. Lorenzo Zaccone originario di Modica (RG), dalla metà degli anni '40 e sino al 1958, insegnò Lettere nel nostro Liceo Classico e alla Scuola Media. Nel 1947 si sposò con una professoressa piazzese, Anna Maria Cerasuolo, per poi trasferirsi a Milano. La loro carriera scolastica la concludono a Siracusa per motivi di salute e, una volta in pensione, si ritirano a Vittoria (RG). Nel 1997 il professore, che si era dedicato alla realizzazione di opere di geografia, pubblica il libro…

Piazza tra il 1953 e il 1956

A parte la casa moderna in basso, il panorama da Nord è identico a quello nel 1953/1956 Guido Piovene (Vicenza 1907-Londra 1974), scrittore e giornalista, negli anni Cinquanta per incarico della RAI fece un <<inventario delle cose italiane... e via via che lo andavo scrivendo lo affidavo alle onde radiofoniche. Le richieste degli ascoltatori mi hanno indotto a raccogliere quelle trasmissioni in un libro... Il viaggio cominciò nel maggio del 1953 e finì nell'ottobre 1956>> e l'anno seguente pubblica VIAGGIO IN ITALIA, Arnoldo Mondadori Editore, VERONA 1957. Partendo da "Le…

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Palazzo Trigona di Mandrascate e Azzolina nel quartiere Monte, P. Armerina Lo scrittore Salvatore Cosentino di Mirabella Imbaccari, dopo vent'anni dalla pubblicazione del suo primo libro La Benzina Solida, Catania 1987, ne pubblica un secondo sullo stesso tema, Il Giallo della Benzina Solida, Barrafranca 2007. Dopo aver parlato nel primo libro di Piazza Armerina, città di nascita dello scienziato Gaetano Fuardo (1878-1962), anche nelle prime pagine del secondo ci descrive la nostra Città aggiungendo altre caratteristiche ed impressioni. <<PIAZZA ARMERINA. Piazza Armerina è una città paradossale, dove il tempo scorre…

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Piazza Armerina, fine 800 inizio 900 Salvatore Cosentino nel suo libro, che lui chiama pamphlet¹, La Benzina Solida, Una scoperta sconvolgente da soffocare, E. Greco, CATANIA 1987, a pagina 13 parla di Piazza Armerina, città natale dello scienziato Gaetano Fuardo (1878-1962). <<PIAZZA ARMERINA - Questa città dell'interno, nella zona orientale, fa parte della Sicilia "baba", cioè bonaria, rassegnata, contadina. Gli uomini qui nascono col destino segnato da un paesaggio idillico che sopravvive miracolosamente. Molti, però, si pentono di non esser nati nell'altra Sicilia, quella mafiosa e furba di occidente, dove…

Pasqua anni Sessanta

I Santoni in piazza Filippo Cordova ad Aidone. Oggi il mio amico Dudu Girasole sulla sua pagina di facebook ci ha raccontato un evento interessante: cosa accadde nel 1960 per la festa chiamata la GIUNTA che ancora oggi si svolge per Pasqua ad Aidone, paese a pochi chilometri da Piazza e facente parte della sua Diocesi. <<Auguri di una Buona e Serena Pasqua a tutti gli amici di facebook. Oggi si va alla periferia di Piazza che è Aidone, come la periferia di Aidone è Piazza. In questa viciniora Comunità…

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L'Otus scops o Assiòlo o Chiù o, a Piazza chiamato Chiùpp L'Angelo di Dio Per Sant'Alessandro, il barrafranchese si mise sulla mula e se n'andò a vedere il suo campo come cresceva. Già spigava, più alto d'un uomo, e a quel venticello faceva le onde come il mare, fitto e lucente. Non c'era uno più contento di lui; e stava a bocca aperta a mirarlo, senza pensare al tempo. Si fece notte, ed era ancora là che non poteva spicciarsi di quel trionfo; e come spuntò la luna si mise…

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IL PIAZZESE Una volta, andando il caropipano a Piazza incontrò alla Bellia il piazzese, che a cavalcioni di un grosso ramo di pioppo dava giù botte da orbo con l'accetta per tagliarlo. - O che fate? - gli domandò. E quello: - Non vedete che fo? taglio il ramo, che mi serve. - O come? e se casca quello, non cascate anche voi? - Cascate voi invece - fece l'altro stizzito - che siete cristiano, e non io che sono piazzese. Ma non aveva dati altri due colpi che il…

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I ferri ai piedi Due caropipani, di professione ladri, pensarono di morire; e buttatisi sul letto non davan più segno di vita. Gettaron loro le strida, li vestirono, li misero nel cataletto e li portarono per morti in chiesa. Ma la notte, quelli buttarono all'aria i coperchi, e più vivi di prima si diedero a saccheggiare ogni cosa; e rotte le sbarre scapparono via per le lunette. La mattina, aperta la chiesa, non si trovarono più i morti né le cose di prezzo, e lo scandalo fu grande. - Qua…

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La trippa Il dì dell'Assunta il piazzese pensò di far baldoria, e con due tarì in mano se ne andò in piazza per la carne, che la vedeva ogni cent'anni. Ma gira e cammina, i soldi eran pochi e non gli bastavano neppure per uno stinco; e non sapeva che farsi. Finalmente, vista a un punto una gran trippa appesa all'uncino, tutta verde come la mantella di San Pietro e annuvolata dalle mosche, domandò che fosse; e sentito che non carne era ma trippa mangereccia, e i soldi gli bastavano,…
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