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Palazzo Trigona di Mandrascate e Azzolina nel quartiere Monte, P. Armerina

Lo scrittore Salvatore Cosentino di Mirabella Imbaccari, dopo vent'anni dalla pubblicazione del suo primo libro La Benzina Solida, Catania 1987, ne pubblica un secondo sullo stesso tema, Il Giallo della Benzina Solida, Barrafranca 2007. Dopo aver parlato nel primo libro di Piazza Armerina, città di nascita dello scienziato Gaetano Fuardo (1878-1962), anche nelle prime pagine del secondo ci descrive la nostra Città aggiungendo altre caratteristiche ed impressioni.

<<PIAZZA ARMERINA. Piazza Armerina è una città paradossale, dove il tempo scorre come un fiume a zigzag, lento e quasi stagnante. Le sue bellissime case in pietra intagliata, di color giallo-ferrigno, il silenzio sonnolento dei suoi cortili, danno il senso dell'austerità cimiteriale. Le sculture antropomorfe delle mensole che reggono i lastroni di pietra dei balconi, sembrano i testimoni divertiti, che seguono la vita dei passanti che nascondono, di giorno, le loro vicissitudini e, di notte, i soliloqui spesso esaltatati dal buon vino. Questo centro dell'interno, nella zona orientale dell'isola, fa parte della Sicilia babba, cioè bonaria, rassegnata, dell'antica civiltà contadina dei Siculi. Gli uomini qui nascono col destino influenzato da un paesaggio idilliaco, della oscura macchia mediterranea, che sopravvive miracolosamente fin dalla presitoria. Una terra di profumi acri di lumache, di uomini dotati di fertile fantasia e di poeti dialettali, (della tradizione gallo-italica), ma sconosciuti oltre le mura della città. Molti, però, si pentono di non esser nati nell'altra Sicilia ( quella di Occidente, di tradizione Sicana) mafiosa e furba, dove si può toccare col dito il cielo del potere e della ricchezza. del successo politico, della rapida carriera, senza molta fatica. Infatti Sciascia diceva che a Palermo basta trovare la chiave giusta o la intermediazione adatta, per ottenere l'impossibile. Le attività produttive che non sono connaturate ai piazzesi, sono l'industria e la speculazione economica. Vive qui, infatti, un inconsueto genere di umanità che, per un sorriso di donna, per un caso pietoso, o per la commozione di un vecchio, si può mandare a gambe per aria un buon affare. Non parliamo del fascino abnorme che esercita il forestiero. Infatti, il linguaggio di chi viene da lontano ha il potere di disarmare l'iracondo, il diffidente o il furbo, come per un prodigio. D'altro canto, in Sicilia, il culto antico dell'ospitalità è ben noto e rasenta spesso la dabbenaggine. Diversi anni fa, un mercante piazzese di antiquariato mi propose l'acquisto di un quadro dell'Ottocento, un bellissimo San Francesco in estasi, se gli davo soltanto 100 mila lire per la bellissima cornice dorata. A suo parere, il valore del prezzo stava nella cornice. E la tela l'avrebbe regalata, dopo, al primo cliente di passaggio. Il ministro di Giuliano l'Apostata, Claudio Mamertino, duemila anni fa, fu il più illustre forestiero che restò affascinato dall'ambiente piazzese e dal costume bonario e aggraziato della sua gente. Proprio qui, costruì la famosa villa del Casale ornandola con i preziosi mosaici, ormai noti in tutto il mondo. I Normanni, affascinati dai languidi occhi neri dele donne piazzesi, segnati da un velo di tristezza - che è forza irresistibile e ammaliante -, innestarono il seme inconfondibile della loro razza, dando la più felice caratterizzazione etnica della fusione degli opposti. Infatti oggi si incontrano facilmente delle brune che ti elettrizzano con due grandi occhi azzurri o, donne dai capelli niondi naturali, con occhi nerissimi. In questo ambiente fantasioso, vivificato soltanto dalle periodiche controversie politiche e dal pettegolezzo di provincia, gli esclusi e i vinti trovano vitalità soltanto nella poesia e nella meditazione filosofica, anziché nelle idee positive>>.

cronarmerina.it

 

Commenti  

0 #1 Wiggy 2016-12-06 08:23
Penso che abbia perfettamente centrato l'obiettivo quando dice: "Gli esclusi e i vinti trovano vitalità soltanto nella poesia e nella meditazione filosofica, anziché nelle idee positive".
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