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Edicola n. 29

Questa è l'Edicola/Cappella n. 29 in c/da Santa Croce, dedicata alla Sacra Famiglia, come si può vedere dalle statuette poste al centro del piccolo altare, dentro un tabernacolo in marmo, anche se è piena di statuette varie, come quella di Padre Pio, subito dietro la porta in ferro. Muratura robusta in pietra locale, si trova a pochi passi dalla nuova rotonda con a centro una grande croce in pietra. Sia la croce che l'edicola sono le uniche cose che ci ricordano che in quel luogo esisteva una chiesa. Infatti, sin dall'inizio del 1300 in questo sito, a Sud dell'antico centro abitato, è registrata la presenza della chiesa di Santa Croce. Allora le chiese, più o meno grandi, della nostra Città erano 17 e nel 1600 ve ne fu un'altra con lo stesso nome nei pressi della chiesa di Santa Barbara, nell'odierna via Roma. 
La grande croce (di tipo commissa o latina) in pietra, che alla base ha scolpito l'anno 1714¹ e la scritta DEVOTION insieme ad altre indecifrabili, pur essendo più piccola, ha la stessa collocazione (con direzione Ovest-Est) della traversa delle altre due che ci sono davanti la chiesa della Madonna delle Grazie dei Cappuccini (anno di costruzione 1603 ca.) e di San Pietro dei Francescani Osservanti Riformati (anno di costruzione 1606)². Forse indicava la presenza in quel sito di un convento francescano di cui, però, non abbiamo notizie. Sappiamo, però, che le tre croci erano mete di pellegrinaggio e tappe fondamentali di molte processioni religiose.

¹ La data potrebbe riferirsi non all'anno di costruzione, che deve essere invece collocato nello stesso periodo delle altre due, bensì all'anno di riutilizzo di parti della chiesa e del convento scomparsi per danni irreparabili e, perciò, a loro perenne ricordo. Tutto questo viene avvallato dai due lastroni, facenti parte dell'architrave di un grande portale, che fanno da cornice superiore del basamento della croce. 
² Quella dei Francescani Osservanti Riformati di Santa Maria di Gesù è, invece, in ferro con traversa (direzione Nord-Sud), mentre di quella che avrebbe dovuto indicare il convento dei Francescani Conventuali, poi Ospedale Chiello, non si hanno notizie.

Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it        

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