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Turisti famosi

1843 Turista Bourquelot/2

1843 - Lago di Pergusa Incontri al lago Nel 1843 lo storico e docente di paleografia francese Fèlix Bourquelot (Provins 1815 - Parigi 1868) intraprende un viaggio in Sicilia e pubblica le sue impressioni nel 1848 nel suo volume Voyage en Sicile nel quale, a pagina 178, riporta questo episodio accadutogli prima di arrivare a Piazza, passando dal Lago di Pergusa. "Un piccolo ma strano episodio è accaduto lungo il mio viaggio nei pressi del Lago di Pergusa. Mentre ero sulla strada per Piazza, intento a guidare il mio mulo…

1843 Turista Bourquelot/1

Il turista Félix Bourquelot Sono riuscito a trovare il volume originale che vedete nella foto, dove l'autore francese Félix Bourquelot in alcune pagine, ci parla del suo viaggio in Sicilia fatto nel 1843. La mia traduzione, da pag. 178 alla 183, riguarda il passaggio dalle nostre parti, dal Lago di Pergusa sino all'arrivo a Caltagirone, passando per i Maccari. Domani la prima parte del reportage alla quale ho dato il titolo "Incontri al lago". Poi seguiranno "Piazza o Chiazza", "Passando per i Maccari" e infine "Verso Caltagirone". 

1526 Turista Leandro Alberti

Tavola della Sicilia del 1526 nell'opera di Leandro Alberti Poliedrico intellettuale del Cinquecento, il frate domenicano bolognese Leandro ALBERTI (1479-1552) visita la Sicilia nel 1526 e nella sua Descrittione di tutta l'Italia (Ultima di 9 Edizioni, P. Ugolino, Venezia, 1596) nella parte dedicata alle Isole Appartinenti all'Italia c'è la Descrittione della Isola di Sicilia dove scrive così di Piazza a pag. 62: "Poscia più avanti si vede Melitello alle radici de gli alti monti edificato, in luogo molto ameno e dilettevole, e più oltre Francofonte, e più in sù Mineo,…

1836 Turista Lottin de Laval

Lottin de Laval in un dipinto di T. Couture In visita a Piazza nel 1836 Un altro turista ante litteram fu Victor Lottin de Laval, suo vero nome Pierre-Victorien Lottin. Pittore, scrittore e archeologo francese, nato nel 1810, che iniziò da giovane a scrivere poesie e opere di teatro. A ventitré anni prese lo pseudonimo Lottin de Laval (Delaval era il nome da nubile della madre) e l'anno dopo, nel 1834, intraprese un lungo viaggio di due anni che lo portò in Italia, Sicilia, Dalmazia e Illiria, concentrandosi sulle scoperte…

1832 Turista Auguste von Platen

Auguste von Platen (1796-1835) La tomba di von Platen a Siracusa Il poeta e drammaturgo tedesco conte August von Platen-Hallermunde, nel 1826, affascinato dall'ideale classico, lasciò la Germania per l'Italia meridionale. Nel 1832 passando dalla nostra Città, ebbe questa impressione: La cittadina è costruita bene... ho visitato una bellissima villa che appartiene a un marchese del luogo ed aperta a tutti. Volentieri avrei voluto godere per alcuni giorni della bella solitudine di Piazza, ma la locanda era pessima ed il letto troppo sporco per potervi resistere due notti, pur godendo…

1820 Turista Auguste de Sayve

Tra i visitatori più importanti della nostra Città nel XIX secolo, troviamo il francese Auguste de Sayve (1790-1854) e ci fa sapere che nel 1820 ca. <<…essa era situata a qualche distanza dalla città moderna. Se ne vedono dei resti insignificanti, che consistono in basi di mura ed in alcuni mattoni, in una località chiamata Casali, presso la montagna Filosofiana, a una lega da Piazza. La città attuale, che ha circa 12.000 anime di popolazione, è molto graziosa… I suoi dintorni sono molto gradevoli… così la fertilità di queste campagne…

1781 Turisti di due secoli fa

Dieudonné de Dolomieu, 1750-1801 Vi riporto l’intera impressione che nel 1781 il geologo francese Dieudonné (o Dèodat) de Dolomieu (1750-1801) in visita in Sicilia, ebbe della nostra Città: <<A Piazza… su una piccola piazza all’interno della città c’era una cavità da cui usciva un vapore bituminoso e sulfureo… allaricostruzione di Piazza e vi si ricostruì sopra un basamento in muratura che porta una croce… Accanto al convento di S. Maria di Gesù c’è una cavità perpendicolare dalla quale uscivano, fino a poco tempo fa, vapori solforosi. Ci sono molti altri…

1781 Turisti tra leggende e verità

Piano Teatini oggi Un turista eccellente della fine del Settecento ci parla di quello che aveva visto nell'allora Piano Teatini e, a tal proposito, mi sembra opportuno riportare la traduzione dal Calendàri fait ad â ciaccësa di Lucia Todaro dal titolo "L'égua û görgh nër" "L'acqua del Gorgo Nero" Il Gorgo Nero era una grande sorgente nel Piano dei Teatini, di acqua nera con la puzza di zolfo. Prima c'era un bosco, la sorgente (chiamata il Vico) e una piccola cappella col dipinto della Madonna, chiamata La Madonna del Gorgo…
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