Gli stemmi nel chiostro dei Carmelitani-5 In evidenza
Stemma P. Egidio Scrigno, chiostro convento dei Carmelitani, XVI sec., Piazza Armerina
Frontespizio dell'opera di Basilio Cavarretta, Palermo 1656¹
GLI STEMMI NEL CHIOSTRO DEI CARMELITANI-5
(dalla 4^ parte) Il quarto e ultimo stemma da sx, sull'interstizio tra la 4^ e la 5^ arcata del portico a ovest nel chiostro dei Carmelitani (per intenderci a dx dopo il portale ogivale d'ingresso al chiostro) è del Provinciale dell’Ordine, Padre e Maestro Egidio Scrigno o Scrinio. Questi, originario di Trapani, quando divenne Provinciale, dal 1563 al 1568, si prodigò per ultimare il portico di ovest e, in memoria, il priore piazzese di allora, P. Riccardo La Monica, ne fece porre il blasone: Uno scrigno con tre gigli, tre stelle ed una croce greca nel centro². Da un antico volume sappiamo che «Il Molto Rev. P. Maestro Egidio Scrigno di buona famiglia di questa Città di Trapani, preclaro nella vita sua, e nei costumi, fù priore del Convento della Santissima Nuntiata, Procurator Generale di tutto l’Ordine Carmelitano, e Visitatore dei Conventi della Toscana, e Napoli, e finalmente Provinciale di Sicilia, morì il 6 aprile 1589»². In un altro, altrettanto antico, troviamo queste notizie «M. Egidio Scrigno, di natione Ciciliano, di patria, Trapanese: padre veramente, Maestro degno di grandiss’osservanza. Fu procuratore Generale. Poi nella professione sua di Filosofo, e Teologo, lasciò odore soavissimo, non solamente in Roma, pubblicamente in Sapienza leggendo; ma per tutte le mondane parte, come ch’udito fusse da tutte le mondane nationi, che si volentieri, leggend’egli, nobilissima corona gli facevano. Avanti più Papi, con gravità, e mirabile maestà, orò in Capella, con profondissimo silentio, da quelle berrette rosse, e da tanti Regnum mundi, fu con l’inarcate ciglia udito, e molto bene osservato, e oltre modo commendato. […] Scrisse molt’orationi […]. Scrisse anco molte materie. […]. In somma fu honor immortale alla Religione, e in particolare, a Cicilia dignissima provincia»³. (continua)
¹ Basilio Cavarretta, Racconto delle fattezze, ed imagine della gloriosissima sempre Vergine Maria, Nicolò Bua, Palermo 1656, p. 21. In basso al frontespizio dell'opera, nel riquadro giallo, si trova la nota manoscritta «Conventus S.te M. de Platea», forse perché un tempo ospitato nella fornitissima biblioteca del convento carmelitano piazzese di Santa Maria dell'Annunciazione (Carmine).
² Litterio Villari, Storia ecclesiastica della città di Piazza Armerina, Messina 1988, p. 267.
³ Giuseppe Falcone, La cronica carmelitana, dall'origine di Santo Elia Profeta, Gio. Bazachi, Piacenza 1595, p. 697.
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