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Cronarmerina - Marzo 2023

La storia di Virticchio, alla piazzese V’rtìcchiu

A sinistra la marionetta di Nòfriu, a destra quella di V'rtìcchiu

Avendo sottomano un vocabolario galloitalico–italiano, mi sono imbattuto in un termine che da bambino lo sentivo pronunciare dai miei genitori. Le occasioni erano le più disparate: da mia madre lo sentivo quando parlava di qualche conoscente dal carattere volubile; da mio padre quando ricordava un cliente particolare in maniera canzonatoria. Il termine che ai tanti giovani piazzesi sarà completamente astruso e incomprensibile, a qualche mio coetaneo lo riporterà indietro di oltre 60/70 anni. La parola è V’rtìcchiu.      

 

La storia di Virticchio, alla piazzese V’rtìcchiu

 

       Quando, anticamente, si usava dipanare e ridurre le matasse di lana o altri filati in gomitoli per tessere gli indumenti, venivano usati l’arcolaio1 (per dipanare le matasse) e l’aspo2 (per formarle). Questi erano apparecchi di legno o metallo, di uso artigianale o domestico, girevoli su un perno, accanto ai quali c’era l’indispensabile fuso1. Questo arnese era di legno dalla caratteristica forma rigonfia al centro e con le estremità assottigliate, usato nella filatura per produrre, mediante rotazione, la torsione del filo che si riavvolgeva allo stesso. Poi il filo veniva avvolto alla spola3 (fuso più sottile) per essere inserita nella navetta, idonea a passare i fili della trama tra quelli dell’ordito (parte longitudinale del tessuto) con moto di va e vieni.

        Al fuso per il movimento che faceva gli fu dato il nome di Verticulus4, derivante dal verbo latino “Verto, vertere”5 che, tra i tanti significati, ha quelli di girare intorno a sé, muoversi, scorrere, volgere, voltare, voltarsi.

        Il nome Verticulus si trasformò nell’italiano Verticchio6, nel siciliano Virticchio7 e nel piazzese V’rtìcchiu8.

        Questo movimento dei fusi di girare intorno a sé, di agitarsi, di voltarsi e saltellare per mezzo dei fili ai quali erano appesi, era identico a quello delle marionette di legno e dei pupi siciliani dell’Ottocento e a uno di questi fu dato, appunto, il nome di Verticchio, Virticchio, V’rtìcchiu.

        V’rtìcchiu era un personaggio principale della farsa9 (genere teatrale popolare molto antico, con un esasperato carattere comico, grossolano, stravagante, fantasioso) dell’Ottocento. Compagno di Nofrio10 o Nofriu11, V’rtìcchiu era un personaggio maschile in paggio12 (senza armatura) dal viso glabro e con l’occhio sinistro chiuso. Alto, dal piede al ferro, 149 cm, indossava una camicia bianca, la cravatta rossa (nella foto chiara), la giacca blu (nella foto avano chiaro), i pantaloni grigi (nella foto celesti) e il berretto di pelliccia. Testa, busto, gambe, cosce, piedi e mani erano di legno, le braccia erano di stoffa.

        A Piazza col termine V’rtìcchiu (in gallo-italico V'rtìcch8) veniva indicato, oltre al pupo siciliano, il ticchio, la convulsione, l’isterismo, un bambino, un moccioso, un piccoletto, uno smilzo, un mingherlino13.

                                                                                                                         Gaetano Masuzzo

 

1 https://pellis.filologicafriulana.it/fotografie/strumenti-del-lavoro-arcolaio-fuso

2 https://www.treccani.it/vocabolario/aspo/

3 https://www.treccani.it/vocabolario/spola/#:~:text=fare%20la%20s.%2C%20andare%20avanti,tra%20casa%20e%20ufficio.

4 https://sicilianonuduecrudu.home.blog/2019/10/16/abballavirticchiu-le-origini/#:~:text=Abballavirticchiu%20%C3%A8%20una%20parola%20siciliana,alle%20articolazioni%20del%20corpo%20umano).

5 Campanini - Carboni, Vocabolario Latino-Italiano, Paravia, Torino 1961, p. 738.

6 https://www.treccani.it/vocabolario/vertecchio/

7 Cultura Italia, http://www.culturaitalia.it/opencms/viewItem.jsp?language=it&id=oai%3Aculturaitalia.it%3Amuseiditalia-work_88381   

8 Vocabolari gallo-italico/italiano: Gioacchino Fonti 1990, Mario Adamo 2018. In quello di Remigio Roccella, 1970, p. 287, troviamo solo “V’rtìcch, s.m. convulsione, isterica”.

9 https://it.wikipedia.org/wiki/Farsa_(genere_teatrale)

10 Cit., Cultura Italia.

11 Cit., Vocabolari: Gioacchino Fonti 1990, pp. 8, 238; Mario Adamo 2018, p. 574.

12 https://it.wikipedia.org/wiki/Opera_dei_pupi : Il pupo e il puparo: caratteristiche generali.

13 Cit., Vocabolari: Gioacchino Fonti 1990, p. 238; Mario Adamo 2018, p. 574.

 

 

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