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Tradizioni

Com'era il mercato del pesce a Piazza

L'ex pescheria in piazza Santa Rosalia Il mercato del pesce nella prima metà del Novecento a Piazza raccontato dal prof. Giovanni Contrafatto (1910-2004) << Il pesce, e non tutti i giorni, lo portavano da Licata dei pescivendoli intesi cavagnari, dentro due grandi coffe a dorso di mulo. I poveretti si partivano da Licata nel tardo pomeriggio. Camminavano tutta la notte attraverso mulattiere e scorciatoie che ne riducevano notevolmente la distanza ed arrivavano alla pescheria di Santa Rosalia il mattino dopo. Ad informare la popolazione che era arrivato il pesce, ci…

A nuvèna nâ ciàzza

La banda musicale in piazza Fundrò Li pompi pi l'aria Ieri sera sono iniziate le novene. Quella che vediamo nelle foto si è svolta in piazza Garibaldi davanti la chiesa di San Rocco o Fundrò. La banda musicale è del maestro Luigi Ferrigno, le foto sono del bravo fotografo piazzese Giuseppe Di Vita. L'inno indimenticabile delle Novene a Piazza: Li pompi pi l'aria la bella 'ngunia, evviva Maria e Chi La creò... cronarmerina.it

Oggi come allora? Mi sembra di no!

Le 4 Bollette nelle foto, gentilmente fornitemi da un amico, si riferiscono alle polizze o ricevute di oggetti depositati presso uno delle quattro istituzioni di credito presenti a Piazza nei secoli passati, il Monte di Prestami. Sono ricevute sia di Oggetti in Oro/Argento/Titoli di rendita sia di Biancheria che i nostri antenati, nei momenti di bisogno, depositavano per ottenere massimo il 66% della loro valutazione per due o tre anni. Prima della scadenza di tale periodo avrebbero dovuto riportare la Bolletta assieme alla somma ricevuta, per riavere l'oggetto lasciato in…

Sette Cantoni un secolo fa

Via Sette Cantoni provenendo da Largo Demani o da Santa Rosalia Via Sette Cantoni, in fondo l'incrocio con le vie Mazzini e Marconi Il professore Giovanni CONTRAFATTO (1910-2004) nel suo libro Memorie Armerine ci ha lasciato questi suoi semplici ma preziosi ricordi di Piazza nella prima metà del Novecento. << La via Sette Cantoni*, ove abitai dalla nascita fino all'età di 44 anni, allora era una strada di intenso traffico. Dalle quattro del mattino fin verso le sei, era la volta del passaggio ininterrotto di carri, contadini e agricoltori, che…

1969 Archeologia Sportiva Armerina

L'Atletica Armerina, vincitrice del titolo juniores di pallavolo. Da sinistra: l'allenatore Ciccio Brighina, Dino Santoro, Claudio Lo Bello, Vinicio Romano, Gaetano Masuzzo. In ginocchio: Uccio Greco, Gabriele Restivo, Gino Avola, Ignazio Aurnia. Dal giornale LA SICILIA, marzo 1969 <<L'Atletica Armerina, grazie al miglior quoziente set, ha vinto il campionato provinciale juniores di pallavolo, riconquistando il titolo che fu suo lo scorso anno. Mancano ancora poche partite da giocare, ma già i ragazzi di Brighina e Di Marco si possono considerare vincitori del torneo. La partita clou della giornata è stata…

W San Gaetano

La freccia indica la statua di S. Gaetano davanti la chiesa di S. Lorenzo Martire o dei Teatini S. Gaetano di Thiene Tanti auguri a tutti i Gaetano, Gaitàngh, Tatànu, Tanu, Tanùzzu, Tanù e Tanìnu, presenti e assenti, giovani e anziani, che oggi compiono l'onomastico. Il nome Gaetano un tempo era diffuso in tutta Italia, oggi è prevalentemente presente al Sud, in particolare in Campania e in Sicilia, grazie alla venerazione verso il Santo e alla presenza dell'Ordine dei Teatini in queste zone. Già qualche anno prima della beatificazione avvenuta…

La vera Festa della Mamma

Mia mamma mi diceva: "A vera festa p' mia è quànn tu si ub'diént e nan m' fai d'sp'ràr !" Piccoli grandi regali Gaetano Masuzzo/cronarmerina

A proposito di Carnevale

A proposito di balli in maschera di giovanottini di qualche anno fa. Il nostro lettore Franco ci ha mandato questa foto, nella speranza che qualche mascaratu vi si riconosca. Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it

Carnevale di una volta

Mobile radio-giradischi Il sig. Valentino Alessandro al centro Prima dell'avvento delle discoteche o dei locali più o meno privati (Royal, Selene, Villa Assunta) i giovani di belle speranze non stavano con le mani in mano. A Piazza negli anni '40, di sale da ballo, molto spoglie e con l'arredamento ridotto a poche sedie (tanto, si doveva ballare!), ce n'erano due. Qui l'impianto musicale e di amplificazione era affidato a pianoforti a rullo o a manovella. Le sale da ballo si trovavano una a metà della via Umberto, dove il "deejay"…

A càsa du massèr/3

Occorrente per preparare la pasta e il pane Nella casa du massèr oltre al locale per la notte, l'alloggio era composto da una cucina con tavolo e sedie per i pasti, un contenitore di canna intrecciata detto cannìzzu pieno di grano per il fabbisogno dell'intero anno, una macina in pietra, un forno a legna e tutto l'occorrente per preparare la pasta e il pane. Negli angoli di detto locale si trovavano da una parte tutte le stoviglie e dall'altra la cisterna con acqua piovana raccolta dai tetti destinata ai vari…
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