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I Ciancianèddi

Quando le automobili erano ancora da inventare i ciancianèddi, di cui nelle foto vediamo due esemplari, erano le odierne colonnine di posteggio. Ancora oggi ne troviamo a dozzine sui muri  delle nostre strade, in specialmodo in quelle un po' interne rispetto alle più trafficate. Quasi ogni famiglia aveva un quadrupede (asino o mulo, raramente un cavallo) utilizzato per i trasporto dei prodotti agricoli, e per gli spostamenti nei "fine settimana" fuori città. Pertanto, in ogni abitazione al pianoterra c'era la stanza-ricovero con la rispettiva mangiaöra, per i rifornimenti carburante e i cambi olio, e all'entrata e all'uscita dal garage i ciancianèddi permettevano di legare il "mezzo" per non farlo spostare, una sorta di freno a mano altrimenti chiamato di stazionamento. Quelle più comuni erano in ferro, in italiano anello con gànghero, quelle più rispettose del paesaggio, e forse più economiche, erano in pietra locale con un foro al centro e murate ben bene (cioè con l'antifurto sempre innestato). Se si passa davanti a qualche edificio prima adibito a mulino, se ne possono contare diverse ad altezza di "utilitaria". Quasi sempre, accanto alle colonnine di una volta, è possibile trovare tuttora un altro optional sempre in pietra, di cui vi mostrerò una foto prossimamente.

cronarmerina.it

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