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Gaetano Marino Albanese/3

Prima dell'avvento del Fascismo Gaetano Marino Albanese (1889-1958) era di tendenze socialiste, ma in seguito ad alcune brutte esperienze, abbastanza consuete in quel periodo, dovette limitarsi a comporre poesie satiriche pro o contro quel partito politico. Amava scrivere poesie di getto, facendosele spesso correggere dal maestro elementare Spadaro suo vicino di casa e padre dell'avv. Spadaro, in occasione di fatti che si verificavano a Piazza e che inviava anche al quindicinale satirico palermitano Po' t' 'u cuntu!... (nella foto) senza però trascurare la scrittura di libri di cui si sono perse le tracce (L'Artigiano ai Genitori del Duce; Rimpiango la scuola; Colui che si redime). In alcuni componimenti il poeta piazzese in galloitalico anch'egli falegname, Carmelo Scibona, lo ricorda in diversi epigrammi e poesie nella sua opera U Cardubu del 1935, chiamandolo col soprannome Ciucciuledda e includendolo tra gli eredi del notaio Remigio Roccella, u patri d'a ciaccésa poisìa. Partecipò a diverse Mostre d'Arte ed Esposizioni con mobili originali da lui costruiti, conseguendo medaglie alla Mostra di Milano, alla Mostra di Tripoli, in quella Circoscrizionale di Piazza e in quella Artigianale di Enna. Nel 1954, in seguito a un controllo fiscale nel suo negozio di via Garibaldi, subì una grossa multa che, dopo qualche giorno, dal dispiacere gli provocò una paralisi del lato destro del corpo. Si recò a chiedere la grazia anche a Siracusa, dove in quei mesi un quadro della Madonna lacrimava ed elargiva miracoli, ma la paralisi progressiva non gli lasciò scampo. Morì il 22 aprile del 1958 nella sua casa del cortile Minnella dietro Santa Rosalia, dopo aver chiesto l'ultimo desiderio a mio padre di fargli bagnare le labbra con una nespola portata da Catania. Io, che porto il suo stesso nome come altri quattro nipoti, non potevo non cogliere l'occasione per ricordare con tanto affetto cö ch' m' cattàva sèmpr u past'cciòt no caffè da ciàzza ovvero a me nònnu Tatànu Ciucciulèdda³. (continua)
 
(alcune notizie sono tratte da Liborio² MARINO, Ricordando mio Padre - Gaetano Marino Albanese- Artigiano Poeta, Sicilgrafica, Caltagirone, 1982)

² Liborio chiamato anche Bobò, secondogenito di Gaetano Marino Albanese, presente nella foto del post n. 2.

³ Colui che mi comprava sempre una grande pasta nel caffè della piazza (Garibaldi)... ovvero mio nonno Gaetano Ciucciuledda.

 Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it

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