ExclusiveCentraleSx
ExclusiveCentraleDx

Traduzione Aöi t' fruntàsti d' saluérm In evidenza

 

Piano Pretura

OGGI TI SEI VERGOGNATA DI SALUTARMI

Quando sei abituata a vedere tuo padre nelle foto appese in casa

Vestito in alta uniforme, con quella bella divisa nera di carabiniere,

Quella bella fascia bianca e sulla testa il cappello col pennacchio colorato

E tu sei una bambina di nove dieci anni

Che inizia a domandarsi i primi perché e per come della vita,

Non ti capaciti a veder tuo padre in giro per casa diverso da quelle foto.

Là, giovane e bello come il sole coi capelli neri

E due baffetti che gli davano solo l'aspetto dell'uomo autoritario

Perché sotto sotto lui era buono come il pane.

Ma lo sappiamo, il tempo è un gran camminatore

E intanto tu cresci e pure tuo padre non assomiglia più

Al bel carabiniere del ritatto.

La divisa nera ha lasciato il posto a una giacchetta marrone

Neanche tanto nuova. Invece delle scarpe nere e lucide

Gli vedi ai piedi stivali alti sino al ginocchio.

Il bel cappello col pennacchio colorato

È rimasto nel ritratto

Perché ora tuo padre usa un berretto.

E vestito così ogni mattina se ne deve andare alla Bellia

Dove lavora come caposquadra

Per arrotondare il soldi della sua pensione di carabiniere.

Quando la sera lui torna a casa stanco

Gli vai incontro te lo abbracci e non importa

Se non è vestito in alta uniforme.

Quella volta però mentre stavi giocando a nascondino

Al Piano Pretura insieme al solito gruppetto di bambini amici tuoi  

Scorgesti da lontano tuo padre che stava tornando a casa dopo il lavoro.

Tu con la coda degli occhi

Vedendolo vestito come abbiamo spiegato prima

Provasti UN AMARO SENTIMENTO DI VERGOGNA.

Vicino a te c'erano i tuoi compagnetti

E non avresti mai voluto che loro avessero visto tuo padre

Vestito in quel modo.

Allora facesti un atto che ancora oggi alla tua coscienza dà fastidio

Ti sei girata dall'altra parte

Per far finta di non conoscerlo.

Tuo padre era un uomo silenzioso e le sue poche parole

Preferiva dirle con gli occhi. Ma quella sera, seduti a tavola

I suoi occhi rimasero a fissare il piatto della minestra che aveva davanti.

E fu così che le tue orecchie ascoltarono ciò che mai e poi mai

Una figlia avrebbe voluto sentirsi dire da suo padre

OGGI TI SEI VERGOGNATA DI SALUTARMI.

 

Rosalba Termini, Febbraio 2016

cronarmerina.it

 

 

 

Commenti  

0 #3 Signore del Nord 2016-09-14 16:51
Egregio sig. Alfredo, molto interessanti le sue osservazioni. Guardando i bambini dei giorni nostri vengono i brividi. Pensi che da un'indagine risulta che i peggiori genitori che siano mai esistiti sono proprio i quarantenni di adesso, quelli che permettono tutto perché "mio figlio deve fare ed avere tutto ciò che io non ho potuto fare ed avere". Questo ha comportato il venir su di un esercito di piccoli "animaletti", tanto che ora esistono i ristoranti e gli hotel "Baby free" cioè locali dove non è possibile entrare accompagnati dai propri piccoli, anche se poi, a conti fatti, una serata trascorsa vicino ad una compagnia di genitori simili, è veramente uno strazio!!!
Citazione
0 #2 Alfredo 2016-09-12 18:19
Il rispetto che una volta c'era per i genitori erano incommensurabile. Bastava un'occhiata per capire cosa volessero da te. L'intesa era enorme e prima di fare una cosa si pensava cosa avessero pensato loro. In alcuni casi si preferiva confidarsi con la madre, che sembrava più comprensiva e disponibile a capirci, specie per piccoli capricci o per questione di cuore. Ma quando c'era da risolvere problemi di una certa gravità, ci si affidava al padre chiedendo consigli a bassa voce e pronti ad accettarli senza lamenti. Altri tempi... più dignitosi e, perché no, più affettuosi. Poi da grandi abbiamo capito.
Citazione
0 #1 elio caltagirone 2016-03-14 11:33
BELLA...UN BELLISSIMO RICORDO DI MIO PADRINO.
Citazione

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

Torna in alto

Ricerche Storiche

Censimenti

Storia Civile

Storia Ecclesiastica

Curiosità

Come Eravamo