ExclusiveCentraleSx
ExclusiveCentraleDx
Gaetano Masuzzo

Gaetano Masuzzo

URL del sito web:

Le 100 Chiese di Piazza / 9

Ex chiesa di S. Domenico
 
L'unica chiesa urbana inglobata in edificio religioso
 
S. Domenico presso il Seminario Vescovile già Convento Domenicano
 
Per approfondire si consiglia la lettura del volume CRONOLOGIA civile ed ecclesiastica di Piazza e dintorni.
 
cronarmerina.it

 

Fontana Villa Garibaldi/n. 31

  
Questa è la fontana n. 31, la più bella che abbiamo a Piazza Armerina. E' quella della Villa o, come veniva chiamata una volta, Giardino Garibaldi. Era ubicata, sino a metà dell'Ottocento, in mezzo o bàggh della villa di proprietà di Luigi Trigona marchese di Roccabianca, in contrada Palermi/Sant'Andrea, come ricorda la grande targa marmorea alla base (oggi poco leggibile perché da pulire, tanto per cambiare!). Il marchese la donò al Comune dopo che la selva dei frati francescani, del vicino convento di S. Pietro, divenne di proprietà comunale. Appunto perché facente parte del complesso francescano, il Giardino Garibaldi ancora oggi ospita alberi e piante particolari che i frati coltivavano non solo per i propri bisogni quotidiani. Ogni tanto la fontana è presa di mira da, diciamo così, "buontemponi" che la riempiono di cartacce e altri oggetti "simpatici", cosa che non sarebbe mai e poi mai potuta accadere sino a qualche decennio fa, quando i giardinieri n' fasgë'vnu p'gghiè u mòt e n' fasgëv'nu smòv i vèrmi!   

Gaetano Masuzzo/cronarmerina     

Le 100 Chiese di Piazza / 8

Chiesa di Santa Chiara, ingresso dal piano Teatini
 
L'unica chiesa urbana in rovina 
(restaurata nel 2010 e rimasta chiusa)
 
Santa Chiara d'Assisi
nell'ex convento delle Francescane Clarisse
poi palestra ginnica dell'Ist. Magistrale "F. Crispi"

Per approfondire si consiglia la lettura del volume CRONOLOGIA civile ed ecclesiatica di Piazza e dintorni.

cronarmerina.it

A Pepè Paladino

Giuseppe Paladino¹, particolare dell'autoritratto, Pinacoteca Comunale

LI PINZEDDI

A Pepè Paladino, pittore ritrattista sommo

 
O Peppi, si sapissi com'a tia
e culuri e pinzeddi maniari,
e ni la tila com'a tia, pittari
chiddu ca bugghi ni la menti mia;
 
di la to tavulozza iu pigghirìa
li culuri chiù fini e li chiù rari,
e si amuri un miràculu vo' fari,
un ritrattu dipìnciri vurria.
 
Capiddi ad unni, nìuri, lucenti,
occhi nìuri, spaccati, occhi di fata,
e pìcciula la vucca e risulenti;
 
e 'n'ària di buntà, di simpatia
'nni dda facciuzza tutt'aggraziata,
c'assimigghiassi a la zituzza mia.
 
Gerolamo Giusto
(Scagghi e risugghi - sonetti siciliani, Ed. Siculorum Gymnasium, Off. Grafica L. Faliva, Milano 1933, p. 15)
 
¹ Il piazzese Giuseppe (Pepè) Paladino (nato nel 1856 in L. Villari 1981 e 2013, nel 1854 nel monumento sepolcrale al cimitero comunale della Bellia, morto nel 1922) è «figura tra le più interessanti nel panorama artistico siciliano di fine Ottocento e primo Novecento la cui fisionomia stilistica attende ancora di essere indagata dalla critica [...] fu allievo di Domenico Morelli all'Accademia di Belle Arti di Napoli, grazie a un sussidio del Comune elargito negli anni 1876-77, e che tornato a Piazza, tranne un soggiorno in Egitto e una breve tappa a Messina, vi resterà sino alla morte [...]. Paladino si dedicò in prevalenza alla pittura di paesaggio ma soprattutto al genere del ritratto» (Sito del Comune di Piazza Armerina, Pinacoteca Comunale, Sala III-Sala azzurra).
* A proposito del ritrovamento di più di 300 disegni e 36 dipinti a olio con paesaggi della città dei mosaici del primo novecento, tutti attribuiti al pittore piazzese Giuseppe Paladino, vi segnalo l'articolo di Roberto Palermo.
(prossima poesia dello stesso autore: Lu me beddu Paraturi)
 
Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it
 
Sottoscrivi questo feed RSS

Ricerche Storiche

Censimenti

Storia Civile

Storia Ecclesiastica

Curiosità

Come Eravamo