L'accesso al credito a Piazza-5
La sede del Monte di Prestami, 1780 ca. |
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La sede del Monte di Prestami, 1780 ca. |
Monastero di S. Giovanni Evangelista, 1361 |
La terza possibilità per ottenere un prestito a Piazza, fu quella offerta dalla Cassa delle monache Benedettine del Monastero di S. Giovanni Evangelista intesa anche come Cassa di S. Giovanni. Il motivo principale della sua fondazione nel 1709, fu la possibilità di amministrare gli ingenti capitali provenienti dalle doti (almeno 200 onze a novizia) e dalle eredità delle numerose fanciulle che riuscivano ad entrare per condurre la vita claustrale, esclusivamente di nobile discendenza. Già nel 1450 si contavano 100 professe, oltre alle educande e alle converse. Inoltre, c'erano i proventi derivanti dai feudi di proprietà e dai lavori femminili svolti dalle monache (sartoria, ricamo, dolciumi) oltre alla loro attività scolastica a indirizzo magistrale, professionale e musicale, frequentata unicamente da figlie di famiglie nobili e benestanti. L'interdetto del 1713, che obbligò tutte le monache di Piazza ad abbandonare i loro conventi, rallentò temporaneamente l'attività della Cassa. Poi, nel 1866, le leggi eversive dei Savoia, interruppero le attività redditizie del Monastero con la confisca di tutti i beni, tanto da costringere le suore a vivere di solo elemosine e coi proventi delle loro attività che si sono protratte sino al 2003, quando le poche suore Salesiane si sono trasferite in altri monasteri della Sicilia.
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Chiesa di Maria SS. della Catena (1660) già S. Nicola (XIII sec.) |
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Convento (1400) e chiesa di S. Francesco (1603), antica sede del Monte di Pietà |
La situazione politica ed economica disastrosa del XV secolo in Sicilia aveva portato i frati francescani oltre che a predicare, a escogitare nuove forme di solidarietà verso il popolo bisognoso come i Monti frumentari¹ e i Monti di pietà. Nella nostra Città il Monte di Pietà, vide la nascita su proposta del Beato francescano Andrea Ronchi da Faenza nel 1486, perciò è da ritenersi tra i primissimi in Sicilia² insieme ai tanti altri sempre istituiti dal Beato francescano morto a Cammarata (AG) nel 1495. La sede del primo istituto per l'accesso al credito a Piazza era quella della Confraternita di S. Maria degli Angeli al Monte, presso quello che era stato il Vecchio Castello, dove l'antica chiesetta di S. Lucia prima e di S. Calogero poi, dal 1392 era stata intitolata dai Francescani a S. Maria degli Angeli. Nei primi anni del Seicento l'amministrazione passò all'Arciconfraternita del SS. Sacramento* che, provenendo dalla chiesa del SS. Crocifisso, ereditò quella di S. Maria degli Angeli. Nel 1627 col trasferimento presso il monastero dei Benedettini accanto alla chiesa di S. Rocco, l'Arciconfraternita, composta da nobili, veniva sciolta e sostituita dal Sodalizio della Compagnia dei Nobili detta dei Bianchi dedita all'asistenza ai condannati a morte e alla cura di altre Opere Pie, tra le quali l'Opera degli Esposti o Trovatelli, che avevano sede nei pressi dell'ospedale dal 1603 chiamato Ospedale di Santo Spirito, in onore dell'Ordine Ospedaliero di S. Spirito di Roma che era subentrato nella gestione. Tra le Opere Pie c'era il Monte di Pietà amministrato dalla suddetta Compagnia Sotto Titolo Dello Spirito Santo, che confluirà dopo quasi due secoli, nel nuovo Monte di Prestami, com'era nelle volontà del fondatore Michele Chiello. Il vecchio Monte di Pietà portò al nuovo Monte di Prestami anche gli introiti e le rendite derivanti da 8 sostanziose EREDITA' dalle quali scaturivano i Legati di Maritaggio³, ovvero i beni che servivano per la dote senza la quale per una fanciulla dell'epoca sarebbe stato impossibile contrarre matrimonio.