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Poeti e Poesie

1925 Giochi di prestigio ciaccési/2

Piano Duilio, anni 30 Gioi d' prestig (II parte) Guardè, guardè, carusgi, Cost'autr quant'è beu! A n volu d'a cusgina Va sfonna nô capeu E vòl'nu cassati, Buttigghji cu b'cchéri E chìcch'ri e gialati, Stucci e calamaréri. Talè dd' panza rossa S'a fa tutta d' cörsa, Nô mentri cörr' e vola Gghj' va sculann' a börsa. Ma cösti su prestigi, Su veru maravégghi: Tutt' ch' scappa e vola E sfönna nei capégghji. Sarà davveru m'racu D'u nostr' sant' Luca, Siddu nun vola puru L elm' d'u nostr' Duca. Carmelo Scibona(U…

1925 Giochi di prestigio ciaccési/1

Inaugurazione monumento ai caduti al Piano Duilio, giugno 1925 Per la serie "non è tutto oro quello che luccica" Vi invito a leggere un retroscena dell'inaugurazione del nostro monumento ai caduti nel giugno del 1925."Nel 1924 i cittadini piazzesi per un intento beneficiario raccolsero dei fondi per devolverli a sollievo dei meno abbienti riducendo i prezzi di acquisto del grano, che normalmente costava £ 40 al tumulo. L'autorità superiore non credette opportuno un provvedimento isolato in una materia che poteva rivestire carattere di ordine pubblico e inviò un telegramma di…

1913 Pàngh amàr

Anche se alcuni fanno finta di non ricordare, tanti nostri parenti, più o meno stretti (in questo caso mio nonno materno), hanno provato sulla loro pelle cosa significa emigrare per un pezzo di pane. Meditiamo gente, meditiamo, sia quando accogliamo le persone bisognose anche di diverso colore, sia quando gettiamo nell'immondizia il pane del giorno prima. A PARTENZA P' L'AMÈR'CA S và all'Amèr'ca Com s'annàss Aidöngh A catè càlia e garìgghi Currè'n p'u stratöngh. A dunt'anànza è brutta Ma i grài ma fa scurdè, Siddu Dèu m' iuta Ddà m'…

U veru cazzaör' ciaccés

Una delle poesie in gallo-italico più note del poeta-falegname Carmelo Scibona (1865-1939) è quella dedicata al cacciatore concittadino, compare del poeta, Mario Mancuso. Làriu u Mancos Làriu u Mancos è u prim' cazzaör', C'u fatt' veru, è veru professör Quann' a n cunigghju su pigghhja d' mira Prima nz'rragghja l öggi e pöi gghj' tira. L'an'malètt' ch' n'è già nfurmà Gghj' fa na rr'satedda e s' n' va. L àutra giurnada u vitti a M'rringh' Era d' posta nô menz' u giardingh Tutt'a na vota scarrisc' mp'cciòngh' S' sus' e…

Gaetano Marino Albanese/5 e ultimo

Questa è la continuazione dell'articolo sul giornale "LA SICILIA" del prof. Gianfilippo Villari relativo al poeta-ebanista Gaetano Marino Albanese "Ecco com'egli in un suo volume riproduce quest'omaggio del Marino alle donne piazzesi: I fòm'ni ciacési Sò mégh d' l'enési: Forti amanti d'art, tôti vonu a so part. (Le donne piazzesi - son meglio dell'ennesi: - grandi amanti d'arte - voglion tutte la loro parte); come si vede la genuinità dei versi e la loro stessa pronunzia (senza doppie consonanti), è rovinata dalla epurazione grammaticale compiuta dal Piazza. Ed ecco come…

Gaetano Marino Albanese/4

Gaetano Marino Albanese con la fascia di lutto per la morte del padre Giuseppe, 1940 Tra le mie cose più care, conservo questo articolo sul giornale "LA SICILIA" del compianto prof. Gianfilippo Villari, di qualche decennio fa, su mio nonno Gaetano Marino Albanese (1889-1958). CULTURA E POESIA VERNACOLA A PIAZZA ARMERINA Su foglietti volanti i versi di "Cicciuledda" Gaetano Marino Albanese, ebanista, fu dopo Carmelo Scibona, il rappresentante più genuino della poesia piazzese -- Delle sue composizioni non fu mai stampata alcuna raccolta Gaetano Marino Albanese, detto Ciucciuledda, ebanista, come…

Gaetano Marino Albanese/3

Prima dell'avvento del Fascismo Gaetano Marino Albanese (1889-1958) era di tendenze socialiste, ma in seguito ad alcune brutte esperienze, abbastanza consuete in quel periodo, dovette limitarsi a comporre poesie satiriche pro o contro quel partito politico. Amava scrivere poesie di getto, facendosele spesso correggere dal maestro elementare Spadaro suo vicino di casa e padre dell'avv. Spadaro, in occasione di fatti che si verificavano a Piazza e che inviava anche al quindicinale satirico palermitano Po' t' 'u cuntu!... (nella foto) senza però trascurare la scrittura di libri di cui si sono…

Gaetano Marino Albanese/2

Gaetano Marino Albanese assieme ai suoi figli maggiori davanti al negozio di mobili in via Roma 84, anni Trenta Gaetano Marino Albanese tornato indenne dal fronte, aprì la sua falegnameria in via Roma, allora tra le strade più frequentate e attive di Piazza, subito dopo l'edicola votiva alla Madonna, nel palazzo Arena. Qualche anno più tardi aprì il suo primo negozio di mobili sempre nella stessa via, ma accanto alla villetta "Ciancio" allora chiamata "Villetta F. Crispi" o "delle rose", nel palazzo Angelo Marchese (nella foto). Quasi contemporaneamente aprì insieme…

Gaetano Marino Albanese/1

Il poeta-falegname Gaetano Marino Albanese Gaetano Marino Albanese (1889-1958) Gaetano Marino Albanese nacque a Piazza Armerina il 25 marzo 1889 da Giuseppe Marino, calzolaio ai Canali, e Francesca Albanese, anche lei canalèra. Sin da bambino praticò la bottega di falegnameria dello zio Angelo, fratello della madre, trascurando completamente la scuola, tanto da frequentare appena la II elementare. A circa 14 anni, per poter aiutare finanziariamente la famiglia, lasciò la bottega per andare a lavorare presso la miniera di Grottacalda, come falegname carpentiere. Dopo cinque anni di disagi e sacrifici (si…
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