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Gaetano Masuzzo

Gaetano Masuzzo

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Fontanella Belvedere Dommartino/n. 9

Questa è la fontanella sul marciapiede che sta sotto la chiesa di Dommartino al Casalotto, dove esiste un Belvedere sulla parte orientale della nostra Città. Molto efficiente e ben tenuta, anche se grezza nella struttura, si trova lungo la via Padova, ovvero la trafficatissima circonvallazione a Est della Città (quella che va verso l'antenna) alla quale nel 2011 è stato cambiato il nome in via Don Milani. Non si conosce il motivo, anche se qualcuno dice perché "Padova" è impersonale! Sarebbe stato più semplice intitolare al sacerdote-educatore fiorentino (1923-1967) un'altra via importante ancora senza nome.* Perciò, per tanti Piazzesi avanti con l'età, continua a chiamarsi via Padova, come indicano le targhe ancora presenti sugli edifici, ma per alcuni è già via Don Milani, come indica la targa sul paletto metallico all'incrocio con viale Gen.le Ciancio. Per creare confusione siamo i primi sul Globo Terrestre, mentre nel Sistema Solare siamo secondi solo ai Marziani. Infatti, gli UFO che ogni tanto si vedono, sono entità dell'Universo che ci vengono a studiare per scoprire come facciamo a complicarci la vita anche nelle cose più banali e semplici. Il fatto è che a noi non piacciono le cose facili, ce le complichiamo a tal punto che poi non riusciamo più a risolverle! 
 
*Un altro esempio è la sostituzione del nome del viale Generale Gaeta con quello di viale Conte Ruggero, a partire dalla piazza Marescalchi (che tutti conosciamo come piazza Stazione) per tre chilometri sino al bivio della Madonna della Noce per Aidone. Tutto sembrava filare liscio, se non fosse che esisteva già una via intitolata al Gran Conte, la via parallela al viale della Libertà, all'altezza della Scuola Media Roncalli. Per questo, da un po' di tempo i cittadini dell'ex viale Gen.le Gaeta si vedono recapitare la posta dei Piazzesi della via nei pressi da Taccura, che mi hanno detto ora si chiami via Altacura, e viceversa. E gli UFO continuano a osservare attentamente questa nostra capacità speciale innata!
Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it  

Dedicata alla "mia" Capuana

Il lungo corridoio della "mia" Scuola Media "L. Capuana"
 
 Panorama della Città dalla Scuola Media "L. Capuana"

  Quando passo accanto a quella che fu la mia sede d'insegnamento per oltre vent'anni, sento gli stessi sentimenti del poeta prof. Girolamo Giusto. Lui, insegnante di lettere per molti anni al Liceo Classico di Piazza Armerina che aveva sede nell'odierna Scuola Media "L. Capuana"¹, dopo essersi trasferito a Catania a metà degli anni Trenta, ricorda la "sua" scuola con grande malinconia che il desiderio di rivederla ingigantisce ancora di più.

 

LA ME SCOLA

 
Ddu biancu currituri granniusu
ti pari 'na palumma quannu trasi;
chiù granni certu ci nni sù Ginnasi,
ma com' a chistu nun ci nn'è ariusu!
 
Supra d'un colonnatu maistusu
guarda, ddà sutta, ammunziddati casi;
'nfunnu, casini, 'ntra lu virdi spasi,
li Cappuccini e Custantinu aurusu.
 
E lu cori s'allarga! E, quannu trasu,
dintra dda scola, ch'è la scola mia,
ccu la menti l'abbrazzu e mi la vasu.
 
Ddà mi 'nsignai, e dopu ddà 'nsignai;
e mai la 'ntisi sta malincunìa,
chi lu lammicu fa chiù nìura assai! 
 
Girolamo Giusto
(CHIAZZA li so campagni e la cugghiuta di li nucciddi, Officina Tip. "LA STAMPA", CATANIA 1937, p. 29)
 
Traduzione
 
LA MIA SCUOLA
Quel bianco corridoio grandioso
ti senti una colomba quando entri;
più grandi certo ce ne sono Ginnasi,
ma come a questo non ce n'è arioso!
 
Sopra un colonnato maestoso²
guarda, la sotto, ammucchiate case;
in fondo, casini, tra il verde sparsi,
i Cappuccini e Costantino dolce.
 
E il cuore si allarga! E, quando entro,
dentro quella scuola, che è la scuola mia,
mentalmente l'abbraccio e me la bacio.
 
Là m'insegnai, e dopo là insegnai;
e mai la sentii questa malinconia,
che il desiderio fa più nera assai!
 
¹ La Scuola Media "L. Capuana" dal 2001 è stata aggregata al I Circolo Didattico "Trinità" e alla Scuola dell'Infanzia e Scuola Primaria plesso "Canali" per formare l'Istituto Comprensivo "L. Capuana" che, dall'anno scolastico 2013/14, aggregandosi con l'Istituto Comprensivo "F. Cordova" di Aidone, ha formato l'attuale Istituto Comprensivo "F. Cordova - L. Capuana".   
² È quello del sottostante chiostro dei Gesuiti.
 (prossima poesia dello stesso autore: La Catradali)
 
Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it

Due Hotel di Piazza nel 1903

 
Via Roma 61, la freccia indica dov'era l'Hòtel Trinacria
Da un quotidiano del 1903 apprendiamo che a Piazza in quel periodo esistevano almeno due Hotel. Infatti, troviamo la pubblicità dell'Albergo del Leone e quella dell'Hòtel et Restaurant Trinacria. Il primo si trovava in piazza Umberto I, accanto alla Commenda di S. Giovanni Battista, da dove si poteva assistere ai concerti al piano Duilio, ma ancora senza il monumento ai caduti. Il secondo si trovava al n. 61 della via Roma (già Ferraria, come dice l'inserzione pubblicitaria). Dai nomi altisonanti potremmo presupporre che il numero di stelle fossero non poche, ma allora ci si accontentava di molto meno di oggi, anche se il prezzo "da Lira Una in su" di una camera singola, che allora si chiamava "camera a solo", non scherzava². Basta considerare che allora un salario d' 'n v'ddàngh era di circa £ 1,50 o giörn, quasi quanto il costo di una camera singola in un B&B di oggi, come quello appena inaugurato nel portone accanto.   
 
¹ Non sono riuscito a sapere da quando esiste la classificazione per gli alberghi, mentre per i ristoranti quella della Guida Michelin c'è dal 1931.
² Una Lira del 1900 valeva circa 20 Euro di oggi.
 
cronarmerina.it
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