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Profumo di Trucioli

Il poeta piazzese Pino Testa
In basso a sx c'era la falegnameria di mio padre, Gino Masuzzo

Oggi il poeta piazzese Pino Testa mi ha donato il suo recente libro di poesie in gallo-italico. Come minimo, per ringraziarlo, non posso che pubblicare la poesia che lo intitola, dedicandola a mio padre Gino, nato nel 1921 e falegname dall'età di 6 anni sino ai  primi anni '60, che ne produsse di Sfanfùgghiuli a vagoni, nella sua falegnameria in via Cavour prima, e in via Roma poi, sutta a canc'llàta. Ne sento ancora il profumo.

"Sfanfùgghiuli"
 
Purterm’li cu mì ?... Manch’ a parrénn!
E manch’ d’ ddascèli ad’â stranìa,
st’àutri “Sfanfùgghiuli” preni d’amör,
d’ vernia e tanta… tanta nostalgia.
 
U nutr’ment funu d’ na vita…
‘nzèmu â culostria dâ ménna dâ mamà.
A ti i ddàsc’ o giuv’tù “fiorita”,
nâ st’ssa ddéngua dû patri d’n to pa’.
 
Pino Testa

Traduzione:
                          "Trucioli"
Portarmeli con me?... Neanche a parlarne!
E neanche a lasciarli in giro,
questi altri "Trucioli" pieni d'amore,
amarezza e tanta... tanta nostalgia.

Furono il nutrimento di una vita ...
insieme al primo latte dalla mammella della mamma.
A te li lascio o gioventù "fiorita",
nella stessa lingua del padre di tuo padre.

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